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Lazio: Via Amerina - Corchiano (VT)


Abbandonata Gallese, infilo una piccola strada in discesa, alla base della porta di Gallese che, dopo 8 km e 10 minuti circa, mi dovrebbe portare a Corchiano, ma che dovrebbe anche farmi incontrare un tratto del basolato della via Amerina; io lo so in quanto posseggo una piccola mappa specifica sulle evidenze dell'Amerina, eppure, in loco, c'è solo un muto cartello senza nemmeno il chilometraggio che, tristemente sghimbescio, indica Corchiano; è visibile solo da chi sale a Gallese provenendo dalla Flaminia, ma non a chi discende provenendo da nord, costringendo, per infilarla, ad una sorta di stretta conversione a U, e senza alcuna indicazione di evidenze archeologiche. Pensare che tutta l'area tra Gallese e Corchiano fa parte del territorio Falisco percorso dalla strada Amerina costruita dai romani per raggiungere Ameria (l'odierna Amelia) in Umbria.


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La stradina con una breve discesa e dopo aver lanciato alle spalle, un ultimo colpo d'occhio alla rupe sormontata da Gallese, m'infilo in un boschetto e subito risalgo ripidamente. Il percorso, 13 km sarà veramente gradevole e pittoresco ma, di tanto in tanto, se non fosse per il cartello indicatore dell'inizio e la carta al 200.000 del Touring Club che mi rassicura nella direzione, finita la salita e il bosco, esco sul piano; neanche un'anima, un bivio, di certo, solo un cartello a fondo marrone indicante sulla sinistra un'Oasi del WWF. 
E Corchiano? Mi lascio guidare dal mio senso di orientamento e svolto a destra. Continuando per un chilometro, pur andando, come mia abitudine, ad una velocità tra tra i 40 e i 60 km ora, ad una curva passo avanti mentre con la coda dell'occhio, improvvisa, intravedo tra gli ulivi una strada bianca indicata dai cartelli con il logo della Via Amerina.

Freno, ingrano la retromarcia, torno indietro m'infilo nella strada senza la certezza di trovare ciò che è indicato né tanto meno tra quanto, perché sui cartelli non ci sono indicazioni chilometriche.

Tra i noccioleti improvviso dopo 800 metri circa, un totem tra l'erba alta sotto piccoli alberi di quercia, con le spiegazioni dell'Amerina, e tra l'erba alta intravedo un tratto di basolato che è stato sistemato con una staccionata ai lati e perfino degli improbabili lampioni. Peccato che il tratto di basolato scompaia inghiottito dalla vegetazione tra le erbacce.

Riesco dalla strada bianca e riprendo la strada per Corchiano
A tratti mi pare di aver perso la strada. 
L'asfalto si riduce, facendosi striminzito di quando in quando, rosicchiato dalla campagna circostante, quasi diventando strada di campagna dall'aspetto abbandonato. 
Tengo duro, la speranza è l'ultima a morire e, come Dio vuole, arrivo al cartello che indica l'accesso a Corchiano.



CORCHIANO

Regione: Lazio

Provincia: Viterbo VT

Altitudine: 196 m slm

Superficie: 33,03 km²

Abitanti: 3.804

Nome abitanti: Corchianesi

Personaggi: Gabriella Ferri (1942 - 2004) cantante morta a Corchiano
Pina Piovani (1897-1955) attrice teatrale nata a Corchiano
Nicola Piovani compositore di origini corchianesi, nonché nipote di Pina Piovani

Patroni: San Biagio (3 febbraio)




CORCHIANO ONLINE






A prima vista non vedo il centro storico, perché come in tutti i comuni del Lazio, e non solo, l'agglomerato abitativo moderno, cresciutogli attorno, ne lo ha occultato alla vista. 
Per trovarlo, uso il solito stratagemma, cerco il cartello con i centri concentrici che indica il centro e il municipio. 



Passate palazzine, villette di varia fattura, finalmente mi trovo davanti un grumo di case sul solito sperone di tufo, caratteristica urbanistico geologica del viterbese, con le facciate dal classico colore brunito per via dell'uso del tufo, pietra locale che contraddistingue tutti comuni della Tuscia. 
Alla base la rimanenza di un torrione di un'antica rocca e una fontana a più cannelle.


Corchiano è un comune italiano della provincia di Viterbo nel Lazio; dista dal capoluogo circa 38 km.
Il borgo dalle case strette le une alle altre per non cadere dalla rupe di tufo dallla quale affaccia sulla forra del Rio Fratta, oggi monumento naturale; posto alla confluenza di due torrenti, è di antica origine, forse l'etrusca Fescennia o Fescennum.


Ha una pianta a O, con le abitazioni, disposte lungo il bordo dello sperone e un altro blocco come nucleo centrale.
La strada interna, lo percorre ad anello, con qualche vicolo a perpendicolo e lo giro in poco più di mezz'ora.


Corchiano fu probabilmente l'antica Fescennium, una delle città più importanti della civiltà Falisca che notevoli affinità ha avuto con la cultura etrusca. 
Dal nome Fescennium derivarono a Roma i famosi Ludi fescennini, specie di mimi e canti di contenuto spesso licenzioso che le popolazioni locali improvvisavano durante le feste in onore delle divinità pagane. 


Le numerose necropoli scoperte nel territorio di Corchiano testimoniano una notevole presenza umana dall'VIII al III secolo a.C. e sono nelle località di Caprigliano, Vallone, Sant’Antonio, Selva Fratta, Puntone del Ponte e la Lista. Appena fuori dal paese in località Madonna del Soccorso (vedi chiesa nel video sottostante) sono visibili diverse tombe del tipo rupestre (IV - III secolo a.C.). 


Di grande interesse e suggestione è la tagliata denominata la Cava di S. Egidio: una profonda strada scavata nel tufo alta più di 10 m. che conserva sulle pareti due iscrizioni etrusche di cui la sola leggibile riporta forse il nome del costruttore della strada: “Larth Vel Arnies”. 
Cunicoli e ambienti sepolcrali si dispongono lungo il tracciato. 


Il destino di Fescennium fu naturalmente legato a quello della vicina Falerii Veteres ma risentì anche di notevoli influssi e stimoli provenienti dall'Etruria che portarono tra l'altro ad alleanze militari con Tarquinia per contrastare il tentativo egemonico di Roma. 
L'atto finale fu la vittoria dei romani nel 241 a.C. che portò alla confisca dell'intero territorio falisco, Fescennium compresa, con il trasferimento degli abitanti nel nuovo sito di Falerii Novi.


Il Monumento Naturale delle Forre rappresenta oggi il cuore della coscienza collettiva della comunità di Corchiano, scrigno di storie, memorie, saperi e patrimonio ricco di testimonianze del passato. 
Rappresenta un unicum al mondo di biodiversità grazie alla geomorfologia, al microclima e alla vegetazione lussureggiante che lo caratterizzano. 


Il parco delle Forre di Corchiano si estende per circa 40 ettari, è collegato dall’antica via Amerina, all’oasi WWF di Pian Sant’Angelo ed è caratterizzato dal tipico paesaggio tufaceo, solcato dalle acque del Rio Fratta, affluente del Tevere. 


E’ diventato Monumento Naturale nel 2008 (Decreto Regionale n. 635) con lo scopo di preservarne e valorizzarne il territorio e la sua biodiversità.


Le forre, tipico paesaggio viterbese di origine vulcanica, sono canyon con pareti incassate nelle formazioni rocciose, creati dall’erosione dei fiumi. 
La particolare attività eruttiva dei distretti Vicano e Cimino diede origine alle forre, con costoni tufacei alternati a pianoro. 
La vegetazione si presenta con caratteristiche molto diverse sui pianori e nelle valli scavate dai corsi d’acqua. 


Nel bosco dell’altopiano si trovano cerri, roverelle, acero campestre, ornello, nocciolo, olmo e sorbo. 
Sono presenti anche arbusti di corniolo, prugnolo, ligustro, biancospino e rosa canina. 
E’ facile osservare anche l’asparago, la robbia e il caprifoglio.
E ancora felci, pervinche, ciclamini, erica, corbezzolo, ginestra e cisto, piante rampicanti quali l’edera e la vitalba, mercorella e ranuncolo. 
Sulle rive dei corsi d’acqua si trovano l’ontano, il salice, il pioppo, il sambuco e il rovo. 


L’eterogeneità delle forre, caratterizzate da numerosi habitat, ha consentito la formazione di diverse nicchie ecologiche abitate da una fauna molto ricca
Si può apprezzare la presenza di varie specie: dal riccio allo scoiattolo, dal moscardino all’istrice, dalla martora alla faina, dal tasso alla volpe e al cinghiale.
Anche l’avifauna si presenta molto ricca: dal gheppio al lanario (falco blamircus), dalla poiana alla civetta, dal barbagianni al gufo comune, dal picchio verde al fagiano, dal martin pescatore all’usignolo di fiume. 
Tra i rettili sono presenti la lucertola campestre e numerose specie di serpenti, tra cui la vipera comune, il cervone (raro e localizzato) la natrice dal collare e il biacco. 
Inoltre appartenenti agli anfibi sono presenti il rospo comune, la rana appenninica, la salamandrina e la rana verde.  

EVENTI


La colonna sonora di Nicola Piovani e la voce narrante di Gigi Proietti accompagneranno i visitatori nella magica atmosfera del Presepe Vivente di Corchiano.
L’appuntamento con l’evento è fissato il 25, 26, 30 e 31 Dicembre, e ancora l’1, 6 e 7 Gennaio.
I visitatori possono apprezzare la scenografia, che si arricchisce di nuovi e sorprendenti scorci, mestieri ed effetti speciali, e a fare il resto saranno i costumi che riprendono fedelmente i vestiti del tempo e gli effetti di scena.
Dopo tanti anni, inoltre, il Presepe tornerà nella sua suggestiva ambientazione naturale originaria: il centro storico del borgo, con i suoi vicoli e le piazze illuminate e decorate per l’occasione.




     

Si svolge l’ultima domenica di maggio ed è una delle manifestazioni più suggestive tra tutte quelle che si attuano, nel Comune di Corchiano.

    

 
La Rievocazione storica della Passione di Cristo a Corchiano si svolge tradizionalmente durante il Venerdì Santo di Pasqua.
Camminando per le strade del paese, si ripercorrono le tappe della Via Crucis in un suggestivo scenario.


Una serata all'insegna del divertimento e... del colore!!! Cena in Piazza IV Novembre, nel cuore del nostro meraviglioso borgo e, a seguire, DISCO music a Piazza della Rocca, per una notte in allegria e, soprattutto, molto, molto, COLORATA! Per i più giovani... e non solo!!!
 

Il Fescennino d'oro nasce nel 2000 da un'idea del Sindaco, dott. Bengasi Battisti e del Maestro Nicola Piovani, in occasione dell'intitolazione di una nuova piazza a Pina Piovani, attrice corchianese.
Esso non è l'ennesimo premio istituito in Italia.
La sua originalità è racchiusa nella sua non fissità. 
Viene infatti attribuito solo quando la Giuria composta da Vincenzo Cerami, Germano Mazzocchetti, Mario Monicelli, Curzio Maltese, Vincenzo Mollica e da Paila Pavese, individua all'unanimità un artista che abbia svolto un'attività volta a tutelare e diffondere le tradizioni e il teatro popolare, attraverso la comunione di comunicativa teatrale e nobiltà culturale.
 




Sette serate di grandi film d'autore da vedere al chiaro di luna nella suggestiva piazza della Rocca.
Le proiezioni, quotidiane, saranno tutte gratuite e dedicate alle principali pellicole che hanno fatto la storia del cinema.

COME ARRIVARE A CORCHIANO



In Automobile


Corchiano è collegata tramite la Strada Provinciale 29 Cenciano a Civita Castellana, tramite la Strada Provinciale 71 Corchianese, è collegata a Fabrica di Roma, e tramite la Strada Provinciale 153 Delle Pastine, è collegata a Gallese.



In Treno


Corchiano è servita da due stazioni ferroviarie:
la stazione di Corchiano (ATAC) è collocata sulla ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo;
la stazione di Corchiano (FS) è collocata sulla ferrovia Orte-Capranica-Civitavecchia (RFI), sulla quale il servizio è interrotto dal 1994, sebbene il binario sia ancora presente tra Orte e Capranica



In Autobus

Cotral (clicca per pianificare il viaggio)

Partenza: Saxa Rubra (Ferrovia RM-VT Roma)

Arrivo: via 10 settembre (Corchiano)

Tempo di percorrenza: 01:12

Costo corsa: € 3,90


Distanza: Km 62


Se ti interessa vedere e/o acquistare le mie opere d'arte fotopittorica vai all'intera galleria online cliccando sul sottostante logo (ma prima vai a vedere sulla pagina "Art Shop") gli oggetti e i materiali sui quali possono essere stampati)

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