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Abruzzo: il Rifugio Sebastiani tra riqualificazione e passione al femminile


Il rifugio Vincenzo Sebastiani è un rifugio nel territorio del comune di Rocca di Mezzo, situato sull'Appennino centrale abruzzese, nella Riserva Naturale Orientata Monte Velino, facente parte del Parco Naturale Regionale Sirente Velino, in Abruzzo nella provincia dell'Aquila. 
Fa parte dei più bei ricordi di ragazzo; assieme a papà, mamma e fratelli, zaino in spalla e pranzo al sacco, ogni anno, durante le vacanze estive passate nella casa di Rocca di Mezzo, rappresentò un appuntamento fisso.


Ci partivamo da Rocca di Mezzo, salivamo ai Piani di Pezza che attraversavamo per intero fin sotto il massiccio Velino-Magnola, al bosco dove parte il comodo sentiero che conduce al Rifugio.


Allora, il Rifugio era in completa autogestione, e dietro la porta esterna in ferro, c'erano solo due ambienti spartani, completamente in pietra: uno più piccolo appena entrati con una stufa a legna, e uno stanzone con letti a castello.


Anni dopo, nati i miei tre figli, Giovanna Francesco e Giulia, già piccolini, li ho portati spesso al Rifugio che, nel frattempo, dal 1997 è stato preso in gestione da una cooperativa, la "Equo Rifugio" che, oltre a restaurarlo ed ampliarlo, ha iniziato ad offrire servizi di ospitalità. 








E' stato sopraelevato, al piano inferiore un accogliente caldo ambiente giorno completamente rivestito di legno, e in un angolo, la scala che porta al piano superiore una camerata con i giacigli. 


Sul tetto sono stati istallati pannelli solari per la produzione di energia elettrica. 




Poi da più grandi (le foto si riferiscono al 23 agosto 2002), ancora ci tornammo con amichetti, anche pernottandovi.
Gustammo i piatti cucinati da Eleonora Saggioro, ai quali i ragazzi, le ragazze, nello spirito del Rifugio, diedero una mano pelando le patate.



E godemmo anche l'entusiasmante paesaggio mozzafiato, che circonda il Rifugio, arrivando fino alla Maiella e al Corno Grande del Gran Sasso, dal tramonto all'alba.








Il Rifugio è stato recuperato e rivitalizzato grazie all’intraprendente, decisa, simpatica, sorridente e bella Eleonora Saggioro.



Come si può leggere in un'intervista sul sito Montagna.tv, Eleonora è una ex attrice teatrale, da sempre appassionata di montagna, e gestisce ormai da vent’anni il rifugio Vincenzo Sebastiani.  

Ha iniziato intorno al 1992-93 quando cercava un lavoro estivo. La montagna era una passione che già coltivava da anni e che frequentava in modo assiduo col CAI di Roma che le fecero scoprire la realtà del rifugio e la sua essenza di accoglienza e luogo condiviso, posto di tutti che la spinsero a ricercare lavoro in questa struttura.



Nei primissimi anni il fatto di essere forestiera ha inciso molto nei rapporti di Eleonora con i locali. Gli abruzzesi, nella loro atavica chiusura e proverbiale riservatezza, la guardavano un po’ strano perché si chiedevano cosa ci fosse venuta a fare; il pensiero inespresso era che fosse venuta a prendersi il loro lavoro (lavoro che però non voleva fare nessuno perché il Sebastiani era in condizioni pietose) e cosa avesse mai trovato di interessante in questo posto. Per lei però era una situazione eccezionale, un luogo da far rinascere e valorizzare per tutti gli appassionati di montagna.

Molte le difficoltà da superare. Era un rifugio che arrivava da un periodo di chiusura e quindi aveva perso il suo giro di clienti; per questo nei primi tempi la più grande difficoltà fu trovare un modo per promuovere il rifugio. Mancanza di abitudine ma anche d’impiantistica, la gestione dei materiali, la mancanza d'acqua, il problema degli scarichi; all’inizio non c’era ancora neanche un bagno.

Ma lei non si è persa d'animo, lasciando che i problemi se li creassero gli altri, soprattutto chi, magari, non pensava che una donna potesse prendere in gestione un rifugio.
Ancora oggi, spesso se, entrando in una stanza, vedono lei e un uomo, lui diventa subito il gestore della struttura, anche se è l’ultimo arrivato
Certamente, attorno a lei ruotano una serie di collaboratori e collaboratrici; ci tiene a sottolineare la presenza di collaboratrici donne, perché questo rende il Sebastiani particolare nel mondo dei rifugi montani.

Tra l'altro, come donna, non si è fatta mancare nulla, neanche la maternità in quota. Ha due bambini nati praticamente in rifugio.


Avere dei figli non è un dramma in questo lavoro, afferma. Basta organizzarsi. È stata dura perché portare dei bambini piccoli in rifugio non è facile, ma si può fare. Ora è separata, ma ammette che di essere riuscita a gestire il rifugio con due bimbi perché aveva a fianco un compagno fantastico che ha accantonato un po’ il suo lavoro per darle una mano lassù. 
Adesso che i figli sono cresciuti vedono il rifugio come una casa. Quello grande la va ad aiutare lassù in estate e quella piccola vorrebbe stare sempre là.


STORIA

Il rifugio Sebastiani al Colletto di Pezza ha una storia travagliata: progetti, nascite, rinascite. La prima proposta venne avanzata in un’assemblea della sezione CAI di Roma il 18 maggio 1913, dove si propose la costruzione di un rifugio che facilitasse l’escursione sul Monte Velino. Nel 1914 fu identificata una posizione adatta ma la grave situazione internazionale, le ostilità nell’estate del 1914 e il terremoto della Marsica nel gennaio 1915 portarono ad un’arresto della vita della sezione. 
La guerra coinvolse tutti i singoli soci: l’Ing. Vincenzo Sebastiani si distinse nelle azioni al fronte che gli procurarono due medaglie d’argento. Nel 1919 E. Sebastiani, padre del caduto Vincenzo Sebastiani, con una generosa donazione riportò l’attenzione sul progetto, che nel frattempo aveva subito dei cambiamenti della posizione per via del difficile accesso nei mesi invernali. 
Una nuova commissione propose il Colletto di Pezza come sito idoneo per la nuova costruzione il 24 giugno 1921. 
Il 22 ottobre 1922 alla presenza del sindaco di Ovindoli, dei consiglieri, di trenta soci di Roma ebbe luogo l’inaugurazione ed intitolazione del rifugio.

Approfondimento informazioni inerenti il Rifugio Sebastiani, flora, fauna, cenni storici, itinerari e tanto altro (vai al sito Sempre in Salita)


INFO

Indirizzo: Colletto di Pezza, 67048 Rocca di Mezzo AQ
Coordinate: 42°10′44.64″N - 13°23′32.83″E
Telefoni: 348 279463 - 339 1079741 - 368 279 463 (quando il rifugio è aperto)
Provincia: L'Aquila
Facebook: www.facebook.com/rifugio.vincenzosebastiani?ref=ts

PERIODO DI APERTURA

Apertura continuativa da metà giugno a metà settembre; nel resto dell'anno, apertura nei mesi autunnali e primaverili e, su prenotazione, per gruppi in inverno. La prenotazione si effettua con l'invio di un acconto. 
Per avere INFORMAZIONI aggiornate sulla disponibilità di posti e per PRENOTARE il pernottamento in rifugio chiamare il 339 1079741 


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