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Dall’Alto Adige all’Etna, l’autunno richiama il colore giallo rossastro dei vigneti, il vino, le sue tinte, i suoi profumi e i suoi sapori.
Le giornate si accorciano e fa più fresco, ma la luce calda invoglia ancora a lunghe camminate all’aria aperta, magari proprio fra quei vigneti colorati che portano in cantina, a degustare i vini in commercio e magari qualche assaggio dalle botti.
Le strade del vino sono nate proprio per questo, per diffondere il turismo e la cultura enogastronomica che ora anche uno dei maggiori siti di viaggi come Expedia celebra, con una classifica dei 15 percorsi vinicoli più belli d’Italia.
Le strade del vino sono nate proprio per questo, per diffondere il turismo e la cultura enogastronomica che ora anche uno dei maggiori siti di viaggi come Expedia celebra, con una classifica dei 15 percorsi vinicoli più belli d’Italia.
Si parte dalla Strada del vino dell’Alto Adige, al primo posto: tra i più antichi d’Italia, inizia nel piccolo comune di Nalles, non lontano da Bolzano, per proseguire verso sud fino a Salorno, sul confine tra il Trentino e l’Alto Adige; lungo la strada gli appassionati possono dedicarsi a degustazioni accompagnate dalla tipica merenda tirolese, a base di speck dell’Alto Adige, il tipico pane di segale croccante e un bicchiere di Schiava, Gewürztraminer o Lagrein.
Segue, in 2a posizione, la Strada del Barolo, che invita a scoprire il “re” dei vini piemontesi attraversa le magiche colline delle Langhe partendo da Alba fino a Vedurno, toccando borghi e cantine, paesaggi che conservano ancora il sapore di tradizioni antichissime, come Barolo o Grinzane Cavour con il suo castello duecentesco che ospita l’Enoteca Regionale, e il grazioso borgo di Gallo d’Alba, famoso per la produzione del torrone.
Snodandosi da Opicina a Visogliano, porta a diverse trattorie che propongono specialità a base di affettati e selvaggina.
Da Mandolossa, vicino a Brescia, a Paratico sul lago d’Iseo, passando per Cellatica, la zona vinicola più antica, e le colline più incontaminate del Franciacorta di Monticelli Brusati.
A Conegliano, in provincia di Treviso, dopo una passeggiata tra i portici di Contrada Grande, tra gli affreschi del Duomo e il Castello, si raggiunge l’Istituto Enologico Cerletti dove ha inizio la Strada del Vino. Da qui, fra i colli percorsi da vigneti, la Pieve Romanica, la settecentesca Villa Brandolini che ospita la sede del Consorzio di Tutela della Docg, si giunge all’area del prestigioso spumante locale, il Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg.
Nata nel 1999, corre per circa 50 chilometri lungo 13 comuni.
Partendo da Verona o dalla cittadina medievale di Soave, il percorso attraversa 4 suggestive valli - Val di Mezzane, Val d’Illasi, Val Tramigna e Val d’Alpone - ed include ville, castelli, musei e chiese romaniche.
Partendo da Greve in Chianti, attraversa tutto il Chiantigiano per 40 chilometri, fino a raggiungere Panzano, con la caratteristica Pieve di San Leolino, quindi Castellina, Fonterutoli e infine Siena.
San Gimignano, “città delle torri” è il piccolo gioiello medievale dal quale ha inizio questo itinerario a raggiera che tocca le frazioni di Castel San Gimignano, Pancole, Libbiano, Sant’Andrea e Bibbiano, alla scoperta del vino di colore giallo paglierino, appunto la Vernaccia, conosciuto anche da Dante, da degustare al meglio insieme ai piatti conditi di tartufo e zafferano.
Questo itinerario che conduce nell’entroterra di Ancona ha inizio da Jesi.
Dal suo elegante centro storico si raggiunge Montecarotto e la sua maestosa cinta muraria, e poi Staffolo con il suo Museo del Vino e dell’Arte Contadina.
Vale la pena di allungarsi a Genga, per accompagnare al Verdicchio del ciauscolo, un salame morbido tipico della zona.
Partendo da Colle Tuscolo di Frascati, si può scegliere una “fraschetta” (la tipica osteria dei Castelli presente sin da tempi antichissimi, quando i contadini delle campagne romane, in viaggio verso la capitale per vendere i propri prodotti, necessitavano di un punto di ristoro durante il tragitto) per assaggiare, oltre al vino, la varietà di salumi e formaggi, come anche la porchetta di Ariccia.
A Marino, durante i giorni di sagra, nel mese di settembre, il vino sgorga addirittura dalle fontane.
Fra i rinomati vitigni apprezzati da Orazio e Plinio il Vecchio, si snoda questa strada che, partendo da Brindisi, dove è d’obbligo una visita al centro storico, punta verso Mesagne, elegante cittadina barocca, con il suo Castello Normanno e Palazzo Scazzeri, per concludersi nella luminosa Ostuni.
Tre le tipologie di vini Doc riconducibili ai due vitigni autoctoni della zona: il Moscato e il Nero d’Avola; ma al profumo del vino si mescola quello della tradizione culinaria e della cultura, che nel tour (che si estende tra Avola, Ispica, e Pachino) fa tappa a Noto, col suo raffinato Barocco.
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Fotografo documentarista geografico dal 1977; 40 anni da viaggiatore resiliente in Italia, oggi Divulgatore Geografico - Storyteller - Travel Blogger - Podcaster; Meridionalista innamorato dell'Italia, narro e faccio conoscere il Bel Paese, il più grande giardino emozionale diffuso.
Nel 2005 apro il blog Penisolabella seguito da Agricoltour e Va dove (ti) Porta il Treno e mi ritrovo ad essere l'unico blogger a raccontare l'Italia minore con la M maiuscola
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