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Ciak si gira per l'Italia: il Cineturismo italiano vale 262 milioni

Backstage fim Benvenuti al Sud e piazzetta di Castellabate

Se a farci viaggiare sono, sempre e comunque, passione e curiosità, i luoghi che ci hanno coinvolto, vissuti assieme ai nostri attori preferiti, in tv e/o al cinema, ci attirano come esperienze da ripetere.

Ecco allora che si può trarre spunto e ispirazione dal Piemonte di Alba, Mango e Santo Stefano Belbo visti nell'ultimo film dei fratelli Taviani "Una questione privata", come fu per film di Ermanno Olmi, Bernardo Bertolucci, Sergio Rubini o Roberto Benigni; o ancora, dai due remake di film francesi girati nel Sud Italia: Castellabate nel Cilento, resa famosa da "Benvenuti al Sud", e Pietrapertosa e Castelmezzano sulle Dolomiti Lucane, dove è stato girato Il film "Un paese quasi perfetto" rinominato Pietramezzana fondendo le due locations in cui è stato realizzato il film; ed ancora in Basilicata con "Basilicata coast to coast" di Rocco Papaleo. 


Castelmezzano

Per non parlare dei film americani, "To Rome with Love" di Woody Allen, "Sotto il sole della Toscana", "Love Is All You Need" girato a Sorrento, solo per citare i primi che mi vengono in mente.

Anche la televisione con i suoi sceneggiati, le fiction come vengono chiamate oggi, fa la sua parte con l'Umbria di "Don Matteo", San Candido il Trentino Alto Adige e le Dolomiti con "A un passo dal cielo" e la Sicilia de "Il Commissario Montalbano" di Andrea Camillerida Vigata, luogo che, se pur immaginario, è fortemente desiderato, da venir ricercato su Google per 222.000 volte, e l'affluenza a Santa Croce Camerina, dove si trova Punta Secca.

Santa Croce Camerina - Punta Secca

Secondo una ricerca di Jfc - società che si occupa di consulenza e marketing turistico, programmazione e pianificazione territoriale - le produzioni cinematografiche rappresentano un volano eccezionale per comunicare le bellezze dell'Italia anche da "esportazione"; una per tutti la meravigliosa serie trasmessa da Rai 5 "I buongustai dell'arte", un prodotto confezionato ad arte, in cui la coppia costituita dallo storico dell’arte e conduttore della Bbc Andrew Graham-Dixon e lo chef Giorgio Locatelli, italiano che da molti anni vive e lavora a Londra, hanno una passione comune: l'Italia, la sua cultura, le sue tradizioni. 
Decidono allora di partire per esplorarla da un capo all'altro, lungo strade poco battute e itinerari artistico-culinari meno noti, anche agli stessi italiani. Capolavori artistici nascosti in cappelle private, o in musei fuori mano, e piccoli grandi tesori del nostro straordinario patrimonio culturale entrano nel racconto di Graham-Dixon, che si arricchisce a ogni tappa delle scoperte dell'arte culinaria, che Locatelli sa tirare fuori da ogni angolo del Paese. 
Ci fanno scoprire che un certo piatto regionale si prepara proprio secondo quella ricetta, perché va collocato in una tradizione economica e culturale definita, che fa da sfondo anche al lavoro e alla creazione artistica di scultori e architetti, artefici delle statue, delle fontane, delle ville che arricchiscono i panorami italiani.  
Quello di Graham-Dixon e Locatelli diventa il viaggio di due autentici ‘innamorati’ di un paese straordinario, che attraverso il gusto, sia esso per l'arte o per la buona tavola. 
Una serie che ci fa sognare e innamorare dell'Italia, anche grazie ad atmosfere, luoghi, paesaggi, luci e location, le sorprendenti scoperte in tutte le regioni, dal Piemonte alla Sicilia, in compagnia di due fuoriclasse colti, allegri e chiacchieroni, che sanno far gustare, da un punto di vista sempre insolito, la straordinaria varietà culturale del nostro patrimonio, terminando la serie di puntate in cima alle Dolomiti con la voglia di ripartire e affermando: "L'Italia non finisce mai, dovunque puoi trovare un angolino speciale, qualcuno che fa qualcosa di speciale!"

Quindi, il Cinema è una dinamica forte che genera, sui territori coinvolti, un ritorno economico non indifferente, come si evince dalla ricerca di Jfc, secondo la quale l'indotto del cineturismo, sui territori italiani dove avvengono le riprese, porta un beneficio economico pari a 261 milioni 783 mila euro; di cui, 198 milioni circa, è quanto lasciano le produzioni durante le riprese, mentre il valore economico generato da italiani e stranieri che scelgono di soggiornare nei luoghi delle riprese, è pari a 63 milioni 878 mila euro
Si calcola, infatti, che i turisti che soggiornano in una località per il solo fatto che lì siano state registrate scene di un film, siano 594.800, di cui 508.400 italiani e 86.400 stranieri.

Tutto questo successo è dovuto anche grazie alla costituzione e al lavoro delle Film Commissionda Istituto Luce-Cinecittà, in collaborazione con l'associazione Italian Film Commissions e sotto il coordinamento del Mibact è stato realizzato anche un portale nazionale delle location www.italyformovies.it -.

Le mete italiane attualmente in testa alle location più utilizzate, considerate "film friendly", sono la Toscana, regione più utilizzata per girare film e produzioni straniere, con ben il 14,5% delle preferenze. 
A seguire: Puglia 9,2%, Trentino 6,9%, Sicilia 6,5%, Piemonte 6,1%, Veneto 5,6%, Lombardia 5,3%, Friuli Venezia Giulia 5,2%. 
Tutte le altre regioni hanno indici inferiori al 5%, ma certo non potenzialità più basse, sebbene, secondo Jfc, tra le location con maggiori potenzialità per conquistare produzioni estere in futuro, c'è ancora la Toscana e in particolare l'area di Siena e provincia e la Val d'Orcia, ed a seguire Montepulciano, Lucca, Firenze e Pisa.

Nelle altre regioni, le località/ambiti territoriali considerate con maggiori potenzialità sono le Dolomiti (Veneto), il Salento (Puglia) e Torino (Piemonte). 
A seguire, grande interesse futuro viene riservato anche a Capri e Napoli (Campania), Trieste (Friuli Venezia Giulia), Roma (Lazio), Bologna (Emilia Romagna), Mantova (Lombardia), Siracusa (Sicilia), Matera (Basilicata), Venezia (Veneto), Val Pusteria (Alto Adige). 


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